Generalità
••• Organizzazione politica rappresentata dalle diverse componenti antifasciste – ad eccezione, tuttavia, dell’opposizione popolare e comunista – costrette all’esilio, e operante principalmente in Francia tra il 1927 e il 1934 su iniziativa assunta dal sindacalista rivoluzionario, politico e giornalista Alcide De Ambris e dal giornalista antifascista Luigi Campolonghi – a quel tempo rispettivamente Presidente e Segretario della LIDU (Lega italiana dei diritti dell’uomo) -, col fine di condividere una piattaforma comune di lotta al regime autoritario fascista e mussoliniano, volta a far venire meno le annose divisioni esistenti in Italia tra le varie correnti popolari e democratiche.
••• Esposti tali intenti dal Campolonghi nel corso di un’assemblea informale presso Nérac, venne costituito il 6 dicembre 1926 a Parigi il primo Comitato d’attività antifascista, composto dagli esponenti repubblicani e socialisti, per appurare se esistessero le condizioni necessarie alla creazione di un’organizzazione stabile che, seppur in presenza di movimenti e di uomini dall’estrazione sociale e politica talvolta profondamente diversa, fosse in grado di coagulare, programmaticamente e ideologicamente, tutte le forze antifasciste.
••• Costituitasi il 28 marzo 1927 a Parigi, l’organizzazione si caratterizzava per un programma – pubblicato sull’organo di stampa “La Libertà”, diretto da Claudio Treves – piuttosto moderato, in quanto sprovvisto non soltanto di un piano organico e strutturato di rivendicazioni sociali, ma anche di una condanna inequivocabile del fascismo e della monarchia. Per questa ragione, l’ala repubblicana della Concentrazione Antifascista assunse ben presto delle iniziative critiche nei confronti della fazione socialriformista di Turati e Treves, egemone all’interno della stessa, cosicché la sua azione, limitandosi a tenere i legami tra le componenti antifasciste in confino e in costante (vana) attesa di un possibile intervento del re per “licenziare” Benito Mussolini e porre così definitivamente fine al fascismo, non ebbe alcuna reale efficacia nel nostro paese, tanto che negli anni successivi si susseguirono i contrasti all’interno della Concentrazione e tra la stessa Concentrazione e il movimento italiano antifascista più noto (Giustizia e Libertà), causandone lo scioglimento il 5 maggio 1934.
Bibliografia
••• Santi Fedele, “I Repubblicani in esilio nella lotta contro il fascismo (1926-1940)”, Le Monnier Edizioni, Firenze, 1989.
••• “La storia”, UTET Edizioni, Torino, 2007; De Agostini Edizioni, Novara, 2007; Mondadori Edizioni, Milano, 2007